Nave, treno, camion: trasporto merci nell’Italia della crisi

Per rimanere a tema col recente post, vediamo un po cosa ci propina la banca dati della Commissione Europea. Stiamo parlando di trasporto merci in Italia; per certi versi diverso e per altri uguale a come era quindici o venti anni fa. La prima cosa che viene in mente è la distribuzione modale dei trasporti: in assenza di vie d’acqua rilevanti, in Italia cosa scegliamo? Strada o ferrovia?

percentuale trasporto trasporti merci strada gomma tir ferrovia treno italia 1991 2013Distribuzione modale del trasporto merci terrestre in Italia, %. Fonte: Eurostat.

Sembra sempre che stia per crollarci tutto addosso, o che siamo a due passi dall’eldorado; questo almeno ad ascoltare il nostro telegiornale. Quante rivoluzioni imminenti, o disastri prossimi venturi, avete udito narrare in tema di trasporti in questi anni? Guardate bene l’immagine sopra: in un quarto di secolo, almeno parlando di distribuzione modale, non è cambiato praticamente niente. Sono caduti muri, si sono rivoluzionate le fabbriche, la logistica ha cambiato volto in tutto il mondo. In Italia abbiamo versato montagne di soldi per grandi opere di supposta utilità. La distribuzione modale del trasporto merci però è pressoché sempre la stessa: camion dappertutto e un po di ferrovia, soprattutto grazie a qualche volenteroso importatore che ci spedisce via treno qualche elettrodomestico dalla Germania. Di recente abbiamo avuto oscillazioni, certo; ma sono modeste oscillazioni e non tendenze. Con questi lievi tremolii nei grafici non andremo lontano: resteremo più o meno dove siamo.

trasporto merci su gomma, strada, stradale, t km, tonnellate chilometro, camion, tir, nazionale, internazionaleTrasporto merci su strada in Italia. Fonte: Eurostat.

Il trasporto merci stradale, pur rimanendo dominante a terra, anche in Italia ha perso colpi. Da un plateau di 1,5 miliardi di t / anno trasportate nei primi anni duemila, a meno di un miliardo l’anno nel 2014; destino simile per le relative tonnellate chilometro, ridimensionatesi di un buon -40%. La tempistica degli eventi, curiosamente, è un po diversa da come avremmo potuto immaginarla: il comparto dell’autotrasporto aveva retto discretamente alla crisi 08/09, e mostrava una tenuta accettabile anche nel 2010. C’era stata una lieve diminuzione dei pesi movimentati, e una perdita appena più forte nelle distanze percorse – comunque orbitanti attorno ai 120 km per viaggio. Dal 2011 discesa precipitosa, forse non ancora conclusa. Si noti che il dato di riferimento comprende sia tratte nazionali che internazionali, queste per la sola parte svolta entro i confini italiani.

trasporto merci su gomma, strada, stradale, t km, tonnellate chilometro, camion, tir, nazionale, internazionaleTrasporto merci su ferrovia in Italia. Fonte: Eurostat.

Il trasporto merci ferroviario in Italia: la rotaia piace un sacco, ma poi non la usa quasi nessuno. Come già notato, la ripartizione modale dei traffici premia la gomma e non il ferro, e questa cosa non sembra voler cambiare. Le masse trasportate via treno sono rimaste abbastanza stabili, circa 80 – 100 milioni di t / anno. Il complesso delle tonnellate chilometro movimentate si attesta sui 20 miliardi da qualche anno: né miracoli né disastri, ma in effetti un leggero scivolamento. Curioso quanto accaduto nel 2009: una oscillazione al ribasso veramente forte, seguita da una lieve ripresa. Come dire: la crisi colpiva in maniera fulminea e transitoria i treni merci prima dei camion; però gli uni si sono ripresi e gli altri no. Le percorrenze medie dei trasporti ferroviari sono ovviamente più alte di quel che si registra sulle strade, ma hanno perso quota: oggi 215 – 220 km circa, contro i 250 – 260 km di dieci anni or sono.

merci imbarcate e sbarcate nei porti italiani, solide e liquide, migliaia di tonnellateMerci solide e liquide movimentate nei porti italiani, migliaia di t. Grafica: MIT.

La via d’acqua continentale in Italia è irrilevante, e in pratica non figura nelle statistiche Eurostat. Bisogna però ricordare che abbiamo un enorme sviluppo costiero: quello che non facciamo con i fiumi lo facciamo – fortunatamente – con i porti affacciati sul mare. Porti che hanno avuto un successo considerevole a cavallo del passaggio di millennio, e che galleggiano comunque ancora abbastanza bene nonostante i danni prodotti dalla crisi recente. Se pensiamo alle sole merci solide, la navigazione insiste a smuovere ogni anno 270 – 280 milioni di t di materiali da e per ogni angolo del pianeta; su tragitti molto estesi ovviamente.

Non ho sotto mano statistiche di percorrenza per le navi, e questo rende difficile fare confronti diretti con le attività di trasporto svolte a terra. Volendo immaginare per ipotesi un semi percorso medio – la metà imputabile ai porti nazionali – brevissimo, di un migliaio di km per viaggio in mare, la navigazione produrrebbe movimenti in tonnellate chilometro per i soli carichi solidi pari al doppio del totale registrato per tutti i traffici mercantili terrestri. Con la schiera di navi che vediamo viaggiare da una parte all’altra del pianeta, o girovagare per il Mediterraneo, è probabile che questa ipotesi sia una pallida sottostima del reale. Vai a vedere che alla fin fine le navi si riprenderanno il posto che hanno sempre avuto nella storia dei trasporti? Forse quel posto di primo piano, nonostante tutta la propaganda che facciamo noi italiani a viadotti e gallerie, non lo avevano mai perduto.

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5 risposte a Nave, treno, camion: trasporto merci nell’Italia della crisi

  1. saurosecci ha detto:

    una analisi davvero interessante e ricca di indicazioni

  2. evergreen ha detto:

    davvero un articolo interessante e che ci fa riflettere

  3. cavaliereerrante ha detto:

    Essì … non sarebbe male che le navi si riprendessero il posto che, dai Fenici ai Romani, e poi dalle Repubbliche marinare ai tempi delle Raffaello e Leonardo, han sempre avuto nelle fatali acque del Mediterraneo ! 🙂

  4. Pingback: TAV, CO2, trasporti: gli equivoci di sempre | Far di Conto

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