Così per passarsi il tempo in amene chiacchiere, o forse non esattamente: il numero di abitanti ed il numero di famiglie in Italia dal dopoguerra ad oggi. Per la base dati possiamo affidarci ai censimenti decennali, ultimo quello del 2011. Istat riassume i risultati con le sue serie storiche, almeno per numeri non recentissimi. Per completare il quadro con qualche punto più recente, abbiamo rapporti quali Italia in Cifre e strumenti come il sempre pratico GeoDemo.
Popolazione, famiglie, variazioni percentuali in Italia. Fonte: Istat.
Crescita vorticosa, ma non tutta uguale. C’è chi cammina e chi corre. Che il numero di residenti in Italia sia cresciuto lo sappiamo tutti, ma ci sono state trasformazioni profonde lungo il cammino. Tra il 1951 ed il 1981 siamo passati da 47,3 a 56,5 milioni di abitanti. Poi c’è stata una lunghissima stasi, durata più o meno vent’anni: solo dopo il passaggio di millennio abbiamo ripreso a crescere. Curiosamente, la caduta della cortina di ferro non fece molta differenza lungo il percorso. Immigrazione, invecchiamento, mutamenti economici guidano la recente evoluzione demografica italiana. A tutto il 2014 possiamo mettere in conto un +28,5% di abitanti rispetto al ’51.
Le famiglie sono una partita diversa: crescono di numero perché sono sempre meno numerose. Non hanno mai smesso di disintegrarsi per tutta la durata della storia della Repubblica, e paiono ancora insistere sulla medesima traiettoria: nell’intervallo 1951 – 2014, sono passate da 11,8 a 25,8 milioni; più che raddoppiate in numero. Se all’inizio del percorso la famiglia italiana media contava 4 componenti, oggi siamo ad appena 2,4: trovare una coppia di italiani con due figli ormai è un’impresa considerevole. I nuclei familiari comprendenti 4 persone o più erano allora il 52% del totale; oggi a malapena il 21%. In compenso in giro per il paese disponiamo di ben 7,6 – 7,7 milioni di persone sole; fino al 1971 non riuscivano a superare i 2 milioni di unità. Accetto scommesse sulle evoluzioni del futuro prossimo, ma mi permetto di scommettere anch’io su una cosa: il futuro sarà diverso dal presente.