Una conversazione a cui ho potuto assistere di recente.
Alle volte meglio ridere che piangere. Aiuta a vivere un po meglio, anche se forse non più a lungo. Ci aspettano tempi che definire tristi è un eufemismo. Suppongo che sarà difficile lavorare, curarsi, uscire di casa. Per tutti, non solo per qualcuno – come qualche ingenuo ancora crede. Voglio sperare che almeno riusciremo a portare il pane in tavola. Certe cose le vediamo solo alla TV, noialtri; ma ormai i tempi sono cambiati: il reportage lo faremo aprendo la finestra e guardando in strada. Spero che avremo ancora la capacità di sorridere, per non rinunciare a vivere.